cbd

L’ansia e lo stress sono due condizioni che, oggi come oggi, sono purtroppo molto frequenti. Soprattutto da quando l’emergenza sanitaria ha sconvolto la nostra quotidianità, le cose sono peggiorate.

Dal momento che i rimedi farmacologici, seppur efficaci, hanno spesso il contro degli effetti collaterali, in molti hanno rivolto l’attenzione verso il mondo delle soluzioni naturali. In questo novero, è possibile includere la cannabis light legale. Di cosa si tratta? Perché è considerata un’alleata preziosa contro lo stress? Scopriamo assieme la risposta nelle prossime righe di questo articolo.

Cannabis light, perché aiuta a sconfiggere lo stress

Iniziamo a entrare nel vivo delle caratteristiche della cannabis light facendo presente che si tratta del risultato di una modificazione genetica della pianta che l’ha portata ad avere una quantità di THC, principio attivo psicoattivo, estremamente bassa. Per essere precisi, si parla dello 0,2% massimo. Dal momento che, per i produttori, questa soglia è molto difficile da mantenere, è stato introdotto un limite di tolleranza fino allo 0,6%.

Legale in Italia dal 2017 – per essere precisi, è il caso di ricordare che al proposito è aperta una discussione su un grosso vuoto normativo, in quanto la Legge 242/2016 di fatto non menziona l’uso umano – la cannabis light è al centro di un business a dir poco fiorente.

Arrivato, in pochi anni, a numeri fantastici per un business giovane – parliamo di fatturati di diverse centinaia di milioni di euro all’anno – questo mondo cresce ogni giorno grazie al successo di negozi fisici, ma anche di tantissimi e-commerce. Portali come Cbweed.com, vendono diversi prodotti che hanno la cannabis light come protagonista. Tra questi, è possibile citare l’olio di CBD o cannabidiolo.

Soffermarsi su questo principio attivo della cannabis, considerato il “cugino” non psicoattivo del THC, è basilare. Proprio a lui, infatti, si devono gli effetti anti stress sopra citati. Attenzione! Non si parla di efficacia terapeutica. In caso di patologie, infatti, bisogna rivolgersi al proprio medico di fiducia e valutare trattamenti come la psicoterapia.

Il CBD è in grado di garantire un piacevole effetto rilassante, ideale, per esempio, nei casi in cui si ha a che fare con il problema dell’insonnia. A cosa è dovuto questo beneficio? Come in molti altri casi da prendere in considerazione quando si parla dei benefici del cannabidiolo, bisogna chiamare in causa il sistema endocannabinoide e, in particolare, i recettori CB1 e CB2. Ad essi il sopra citato principio attivo della cannabis si lega, contribuendo a un miglioramento dell’equilibrio generale del corpo.

Le prove scientifiche

La scienza si è più volte pronunciata in merito agli effetti del CBD sullo stress. Tra gli studi che si possono chiamare in causa rientra un lavoro scientifico pubblicato sulle pagine della rivista specialistica The Permanente Journalnel 2019. Frutto della collaborazione tra un team di esperti dell’Università del Colorado e un’equipe di studiosi del Wellness Center di Fort Collins, ha previsto il reclutamento di 172 persone, tutte con problemi di insonnia e di ansia primaria. A seguito della somministrazione di CBD, in 57 soggetti è stata riscontrata una riduzione dei punteggi relativi alla seconda problematica.

Ovviamente si tratta di un singolo studio in una vera e propria galassia di lavori scientifici. Gli occhi della scienza sono sempre aperti sulle potenzialità di questa pianta e i progressi fatti in questi ultimi anni  – anche sulla scia dei provvedimenti di legalizzazione in Italia e non solo – sono la punta dell’iceberg.

Come assumere l’olio di CBD e che dosaggio considerare

Concludiamo che l’olio di CBD, il principale punto di riferimento quando si parla dell’assunzione di cannabidiolo, è commercializzato sotto forma di gocce da versare sotto la lingua. Per quanto riguarda il dosaggio non ci sono indicazioni stringenti. Si può partire con una quantità esigua e vedere, giorno dopo giorno, come il corpo reagisce.