L’arrivo dell’estate è vicino e bisogna prepararsi al meglio per affrontare le alte temperature e le giornate di grande afa: con il cambiamento climatico in atto e con la soglia delle temperature nazionali che si appresta a battere un nuovo record – come avviene ormai da anni in maniera tristemente inesorabile – non c’è altro da fare che non barricarsi in casa, in alcuni momenti, e godere del fresco di un climatizzatore che potrà donare attimi di ristoro e di refrigerio. Ovviamente, c’è bisogno di fare attenzione e di anticipare alcune problematiche che potrebbero interessare lo strumento, preparandosi in anticipo: si tratterà di una vera e propria fase di preparazione del condizionatore, con alcuni passaggi da seguire che sono assolutamente fondamentali e che permetterà di essere sicuri di utilizzare lo strumento quando e come si vuole.

Controllare l’alimentazione del climatizzatore

Una prima fase di controllo del climatizzatore da realizzare prima dell’arrivo delle alte temperature e di brutte e spiacevoli sorprese, a cui si potrebbe andare incontro, riguarda l’alimentazione del climatizzatore da controllare assolutamente. Si tratta di un processo non certamente difficile da mettere a punto, poiché basterà procedere con l’accensione dello strumento, per verificare che sia tutto nella norma: nel caso contrario, potrebbero esserci dei problemi da affrontare. Le problematiche con l’alimentazione possono essere numerose, per cui il consiglio è quello di non lanciarsi in operazioni di recupero che, se non si è professionisti del settore, potrebbero essere sfavorevoli per la salute dello strumento che si occupa di diffondere aria fresca in casa. Se la potenza appare bassa, il condizionatore non si accende immediatamente o fa difficoltà a gestire un determinato tipo di temperatura, il problema potrebbe derivare dal collegamento con il motore esterno, dai fili che lo collegano alla corrente domestica o semplicemente da un difetto della spina; per evitare rischi, consigliamo di eivolgersi ad un professionista del settore o ad un elettricista per non correre alcun rischio.

Testare la temperatura del condizionatore

Alcune giornate particolarmente calde richiedono un utilizzo dello strumento necessario, dal momento che – in alternativa – sarebbe difficilissimo riuscire a sopportare il calore delle alte temperature o dell’umidità altissima, che crea anche delle condizioni di afa. Il consiglio è sempre quello di tenere il climatizzatore ad una temperatura compresa tra i 27 e i 28 gradi, così da ottimizzare anche i costi in termini energetici, ma se ci sono delle giornate troppo calde forse potrebbe essere necessario abbassare l’asticella dei gradi per rinfrescare ancor più l’ambiente: ma se il climatizzatore non riesce? Purtroppo, possono esserci dei problemi – anche facilmente risolvibili – che si accumulano durante l’anno, quando il condizionatore è spento e non si trova in funzione. Ad esempio, i filtri si riempiono di polvere o la quantità di liquido refrigerante si esaurisce durante la stagione; ovviamente, le soluzioni sono differenti in base al tipo di problema, per cui (nel primo caso) potrebbe essere necessario semplicemente procedere con una fase di pulizia accurata; nel secondo, invece, si consiglia di dare uno sguardo alla quantità di liquido refrigerante ed, eventualmente, procedere con una sostituzione delle fruste per ricarica condizionatori, così da ripristinare la qualità dello strumento in tutto e per tutto. Insomma, semplicemente bisognerà testare se il climatizzatore regge temperature più basse e per quanto tempo: il resto verrà da sé.

Eventuale presenza di cattivi odori che derivano dal condizionatore

Un ultimo problema che spesso si presenta per un climatizzatore riguarda l’eventuale presenza di cattivi odori, che si presentano per numerose cause: filtri sporchi, ventole piene di polvere, motore esterno che dovrà essere pulito. Nulla di difficile da mettere a punto, sia chiaro, ma per capire se e come si riesce da soli o se rivolgersi ad un professionista, sarà necessario accendere il climatizzatore in anticipo per stimolare il proprio olfatto e percepire, eventualmente, dei cattivi odori.