Il documento Pimus è un modulo tecnico e operativo che viene utilizzato presso i cantieri lavorativi. Si tratta della sigla di Piano Montaggio Uso Smontaggio e si riferisce ai ponteggi, regolando l’esecuzione di determinate attività.

Al suo interno, sono presenti varie indicazioni per fare in modo che i lavoratori si sentano tutelati in salute e sicurezza.

È essenziale conoscere le regole più importanti in merito alla redazione del documento, dalle normative in vigore all’obbligatorietà passando per le figure preposte alla firma.

Ecco come funziona questo documento e cosa sapere in merito, affinché sia possibile agire in piena conformità.

Cosa bisogna sapere in merito al documento Pimus

Il documento Pimus va redatto basandosi sull’articolo 134 del Decreto Legge 81 del 2008. Una copia deve essere sempre conservata presso il cantiere operativo.

Il modulo è essenziale per effettuare al meglio le operazioni inerenti ai ponteggi e va messo sempre a completa disposizione della ditta e dei lavoratori collegati a ogni attività.

La sua redazione va compiuta prima che i lavori di montaggio vengano avviati e aggiornata in seguito a eventuali modifiche successive.

L’obiettivo principale del Pimus è quello di salvaguardare la sicurezza degli addetti ai ponteggi e di coloro che possono essere coinvolti nelle varie procedure di cantiere.

La misura si rivela obbligatoria quando si lavora con ponteggi metallici fissi, provvisori o realizzati con pezzi in legno. Allo stesso tempo, nel caso in cui si stiano sostenendo opere provvisionali su cavalletti o parapetti, il documento non è obbligatorio ma solo consigliato.

In ogni caso, è necessario valutare al meglio ogni situazione prima di accingersi alla realizzazione di una misura molto importante.

Chi deve redigere e firmare il documento Pimus

Il documento Pimus deve essere redatto prettamente dal datore di lavoro in caso di lavori in quota. Il responsabile dell’impresa del ponteggio deve provvedere alla redazione in prima persona del Piano, basandosi su vari elementi relativi ai lavori da compiere.

Ciascuna voce va inserita in seguito a un’attenta valutazione della situazione in materia di sicurezza, definendo i sistemi da utilizzare nelle varie fasi lavorative. La situazione cambia nel caso in cui siano più imprese a operare in maniera cooperativa.

In tali situazioni, tutti i datori di lavoro coinvolti devono scrivere e firmare il documento.

Se viene coinvolta nei lavori una sola azienda formata da lavoratori autonomi, sono questi ultimi a dover firmare e sottoscrivere il Pimus per la sicurezza sul lavoro.

Se, invece, sono all’opera solo gli autonomi, gli incarichi spettano all’aggiudicatario e gli altri devono firmare per sottolinearne l’accettazione.

Allo stesso tempo, il datore di lavoro deve necessariamente verificare che i singoli ponteggi siano regolarmente allestiti da parte di figure professionali dotate della relativa formazione.

Una volta verificati tutti gli elementi necessari, la redazione del modulo può essere effettuata senza alcun tipo di impedimento.

Le conclusioni sul documento Pimus

Nel complesso, il documento Pimus assume un ruolo determinante quando si è in procinto di avviare un qualsiasi lavoro in cantiere che preveda l’utilizzo di varie tipologie di ponteggi.

Deve essere il datore di lavoro o il responsabile delle eventuali opere a occuparsi della redazione e della firma del modulo, affinché siano garantite le condizioni essenziali per tutelare salute e sicurezza di dipendenti e collaboratori.

In questo modo, qualsiasi lavoro può essere compiuto riducendo al minimo i fattori di rischio e sotto la supervisione di figure professionali, oltre che con macchinari adeguati al contesto.

Informazioni sul Pimus tratte da: https://www.gdmsanita.it/pimus.php