signal

Molte persone non hanno gradito l’ultimo aggiornamento di Whatsapp relativo alle condizioni d’uso della famosa app di messaggistica. Si riscontra un corposo abbandono dell’app a favore dell’analoga Signal. Vediamo cos’è e perchè accade.

Cos’è Signal

Signal è una App di messaggistica molto simile a Whatsapp ma che si differenzia da quest’ultima sotto diversi aspetti. Se guardiamo a come Signal è nata e come si è sviluppata possiamo già capire alcune cose.

Signal utilizza protocolli di sicurezza molto simili alla concorrente ma migliorati sotto il profilo della sicurezza della privacy. Signal è nata nel 2013, sviluppata con lo scopo di integrarsi con Whatsapp.

La crittografia è la stessa per entrrambe, la tecnologia end-to-end basata su Open Whisper System. Nel 2017, però, cambiò molto. Il cofondatore di Whatsapp Brian Acton, per via di disaccordi relativi alle decisioni della Leadership di Facebook che aveva acquisito l’app di messaggistica, si dimise e decise di dedicarsi a sviluppare maggiormente Signal, portando con se un investimento di circa 50 milioni di dollari.

Come Elon Musk influisce su Signal

Elon Musk lo conosciamo un po’ tutti ma a beneficio di chi non lo conosce, diciamo che è un grande visionario, uno che immagina il futuro e mette in pratica le sue idee.

Il personaggio di cui parliamo è il CEO di Tesla, l’azienda pioniera dell’auto elettrica e anche di SpaceX, l’azienda che ha consentito recentemente di portare nello spazio gli astronauti americani sganciando la NASA dalla dipendenza dai vettori russi.

Elon Musk, attraverso Twitter sta consigliando l’adesione a Signal, in contrapposizione a Whatsapp, in quanto ritenuta più sicura e trasparente. Signal contava già circa 20 milioni di utenti ma dopo la presa di posizione di Musk e l’aggiornamento di Whatsapp, si è riscontrato un boom di circa 7,5 milioni di adesioni.

Perchè Signal è più sicura e trasparente

Whatsapp ha inviato recentemente ai suoi utenti una proposta unilaterale di modifica delle condizioni di uso. Con questo aggiornamento, ora sospeso per tre mesi, a dire il vero, l’app di messaggistica avvisava tra l’altro, che i dati sarebbero stati condivisi con Facebook, realizzando in questo modo una monetizzazione dei dati.

E’ stata una mossa che in tanti non hanno gradito affatto, tra i quali anche il capo di governo turco Erdogan. Così in tanti sono migrati verso Signal che, invece, non conserva i dati sul Cloud ma solo e temporaneamente sui device degli utenti.

Questo già evidenza una maggiore protezione della privacy ma Signal va oltre. Signal è una App di messaggistica disponibile sia per Android che per iOS, Open Source e gratuita che affianca il classico protocollo Extended Triple Diffie-Helmann con l’algoritmo Double Ratchet aumentando in questo modo la sicurezza per l’utente.

Altro fatto da considerare è che Signal conserva pochi dati di informazioni quali data e ora delle conversazioini, salvando la cronologia soltanto sui dispositivi stessi degli utenti e non utilizza il Cloud per il Backup.

Altro aspetto convincente è che al contrario di Whatsapp, collegata a Facebook, Signal appartiene ed è gestita dalla Signal Technology Foundation, una fondazione senza scopi di lucro e per questo nemmeno interessata alla monetizzazione dei metadati.

Dobbiamo rilevare che Whatsapp, con il suo ultimo aggiornamento, si è data la zappa sui piedi. Forse per eccessiva sicurezza e confidando in una cieca a incondizionata accettazione delle condizioni, sta perdendo parecchi utenti.

Telegram e soprattutto Signal, oltra ad altre App, stanno godendo di ciò e approfittando per espandersi raccogliendo un  numero considerevole di adesioni fino a quel momento forse anche insperate.

Non possiamo e nemmeno vogliamo togliere utenti a Whatsapp, ci limitiamo a registrare i fatti affinché le persone possano autonomamente decidere consapevolmente e liberamente cosa fare.