cartomanzia

Quando si parla di arti divinatorie si fa riferimento a tutti quei metodi e quegli strumenti che permettono di ottenere delle risposte rispetto a interrogativi, dubbi o domande sul proprio passato, presente e futuro. Gli strumenti di cui si serve la divinazione sono molteplici e, a seconda del loro utilizzo, cambia anche il modo di rapportarsi ad un esito o ad un risultato: spesso, soprattutto in passato, si parlava del movimento degli uccelli o dell’interpretazione di determinati segnali, come quello di un fulmine o del comportamento meteorologico. Al giorno d’oggi le arti divinatorie si sono ben radicate in forme differenti, tra cui la cartomanzia e i tarocchi. 

Per quanto riguarda la prima, è importante conoscere nel dettaglio quale sia stato il processo storico che l’ha portata fino a dov’è oggi, con la cartomanzia online, scoprendo anche di più a proposito della sua storia. Per questo motivo, di seguito si offre una guida generale per scoprire che cos’è la cartomanzia. 

Che cos’è la cartomanzia? Le origini e lo scopo di questa pratica

Il modo migliore per inquadrare che cosa sia la cartomanzia è tentare di fornire una prospettiva generale, come si diceva precedentemente, che sia legata alle origini e allo scopo di questa pratica, analizzate nel dettaglio. In particolar modo, che cos’è la cartomanzia? Trattasi di una delle forme di divinazione, che si basa sulla lettura delle carte e che permette di fornire risposte a determinati interrogativi da parte di una persona: in alternativa, permette di ottenere un quadro generale a proposito di energie o influenze che circondano l’esistenza di una persona. 

L’origine esatta della pratica della cartomanzia non si conosce ma, secondo alcuni studi recenti, questa forma di divinazione affonda le sue radici nell’Europa del XIV secolo, quando le carte da gioco hanno iniziato a circolare soprattutto negli ambienti più popolari: nel corso dei secoli, la cartomanzia si è radicalizzata sempre più grazie ad alcuni sistemi e strumenti, quali i tarocchi e la loro lettura. Lo scopo, come detto precedentemente, non è uno solo: in genere la cartomanzia si propone di svelare risposte o significati nascosti, o comunque di offrire un responso a interrogativi circa amore, lavoro, salute, futuro e relazioni di ogni genere.

Le carte utilizzate in una seduta di cartomanzia

Lo sviluppo della cartomanzia è avvenuto soprattutto grazie all’utilizzo di strumenti che ne hanno permesso la diffusione popolare e l’utilizzo in ambienti di qualsiasi genere. Sia in passato che oggi, infatti, una seduta di cartomanzia avviene facendo affidamento a diversi simboli di questa pratica divinatoria: i più comuni sono le carte, che possono essere utilizzate in maniera differente, a seconda del tipo di risultato che si vuole ottenere o della specifica inclinazione del cartomante. Le carte vengono disposte a seguito della fase di preparazione della seduta, quindi dopo un accurato colloquio orale a cui fa seguito la lettura e l’interpretazione delle stesse. In genere, le carte che vengono utilizzate nell’ambito di una seduta di cartomanzia sono:

  • Tarocchi: le carte sicuramente più comuni, il cui mazzo è composto da 78 carte totali. I tarocchi sono suddivisi in Arcani Maggiori e Arcani Minori, rispettivamente 22 e 56, con i primi che presentano dei temi molto più universali e archetipici, legati agli eventi della vita o a tappe esistenzialmente importanti, mentre i secondi presentano una specifica maggiore relativamente a fattori di quotidianità. 
  • Carte Lenormand: conosciute in questo modo grazie alla cartomante francese del XIX secolo Marie Anne Lenormand, queste carte sono disposte in un mazzo da 36, che presenta un’immagine nitida come quella del sole, della casa o del cane; il loro utilizzo risulta essere, per questo motivo, molto più semplice e diretto, soprattutto in casi di domande specifiche che non richiedono una risposta evasiva. 
  • Carte da gioco: la pratica della cartomanzia è nata e si è sviluppata con le carte da gioco tradizionali, sia quelle napoletane che francesi, che in effetti possono essere utilizzate per riuscire a rispondere agli interrogativi che si propongono nell’ambito della seduta. Naturalmente, le risposte sono meno dettagliate rispetto ai tarocchi e alle carte Lenormand, essendo nella maggior parte dei casi squisitamente numeriche e quantitative.