La muffa sui muri è costituita da spore di funghi, ma in quale modo le spore possono introdursi all’interno degli immobili? e quali danni possano provocare alla salute? Per rispondere a queste domande iniziamo con il conoscere meglio questi piccoli organismi. In natura esistono moltissimi tipi di muffe, secondo alcuni studi si contano fino a 10.000 specie e sebbene non siano tutte egualmente diffuse, le muffe si trovano naturalmente nell’aria e vengono da essa trasportate. Alcuni tipi di muffa sono particolarmente resistenti e possono rimanere vitali anche per 10 anni in condizioni ambientali non favorevoli.
La muffa vive in modo latente per molto tempo e diventa evidente solo quando prolifera. Perché ciò avvenga, questo organismo deve trovarsi in un ambiente favorevole al suo sviluppo, cioè in presenza di umidità. Le muffe infatti non possono sopravvivere in ambienti asciutti. Per questa ragione possiamo notare come l’insorgere della muffa abbia maggiore frequenza durante i mesi invernali, quando il tasso di umidità all’interno di un immobile raggiunge il suo picco, per effetto della differenza di temperatura con l’esterno.
Lo sbalzo termico agevola il formarsi di goccioline di condensa che si deposita sui muri nei punti più freddi. La combinazione di fattori quali la presenza di vapore acqueo, il riscaldamento degli ambienti interni, la temperatura esterna e la variazione di temperatura, unite a luce scarsa crea le condizioni ideali per la proliferazione della muffa.
Le muffe più comuni
Non appena si avvistano i primi segni di comparsa della muffa sui muri, è bene intervenire subito, avvalendosi di efficaci rimedi naturali per eliminare la muffa in casa. Partendo da questa premessa appare utile chiarire che alcuni tipi di muffa possono provocare seri danni alla salute, in quanto emettono sostante tossiche, come la temuta muffa nera del stachybotrys, molto pericolosa e potenzialmente letale per i bambini. Una delle muffe nere più comuni è il phoma, che tipicamente si annida nelle fughe e nelle intercapedini.
In realtà non è semplice capire che tipo di organismo abbia originato la macchia di muffa, solo l’esame di un esperto e la perizia condotta da parte di aziende specializzate potrebbe chiarire la specie di muffa presente sul muro. È bene precisare che non tutte le specie di muffe sono tossiche per l’uomo, tuttavia l’esposizione alle spore può causare problemi di salute.
I disturbi più comuni causati dalla presenza di muffe
L’inalazione e il contatto con le spore possono causare diversi problemi di salute, sia di tipo cronico che immediato. I disturbi più comuni coinvolgono l’apparato respiratorio, come allergie e infiammazioni delle vie respiratorie. Le spore della muffa si staccano in piccoli agglomerati e si disperdono nell’aria, in questo modo possono essere facilmente inalate e sono responsabili di una maggior sensibilizzazione del sistema immunitario. La reazione allergica si manifesta con tosse, raffreddore, rinite e congiuntivite. Altri sintomi collegati alla presenza di spore sono vertigini, stanchezza, mal di testa e difficoltà di concentrazione. Il contatto con le spore può provocare irritazioni cutanee, dermatiti con la cute si squama e si avverte un forte prurito. Questi disturbi si risolvono allontanandosi dall’ambiente contaminato dalla muffa.
Alcuni sintomi generati dalle spore sono cronici ne producono danni a lungo termine, tra questi si riscontra l’asma bronchiale di tipo allergico e la polmonite da ipersensibilità alle spore. Infine alcuni tipi di spore sono ritenute responsabili di effetti cancerogeni sull’organismo, in particolare in caso di esposizione prolungata. Alcuni tipi di muffa agiscono indebolendo il sistema immunitario ed espongono ad altre malattie.
Ne consegue l’importanza di agire tempestivamente nella rimozione sicura della muffa, proteggendo le vie respiratorie con mascherine e tute protettiva in modo da non venire a contatto con le spore che si staccano dalla parete e una volta ultimata l’operazione, è necessario areare la stanza.